Nel nostro borgo, visitatori e turisti, possono incontrare diversi luoghi di grande interesse storico e culturale.
L’Ara Ossario dedicato ai garibaldini fu inaugurato nel 1877, nel decimo anniversario della Battaglia di Mentana.
Realizzato su un progetto dell’architetto Augusto Fallani - in blocchi di peperino scuro viterbese - conserva le spoglie di circa 300 giubbe rosse che parteciparono alla
Campagna dell’Agro Romano per la liberazione di Roma. Il monumento, che nel 1899 fu riconosciuto di interesse nazionale, è alto circa 10 metri e
fu edificato sull’altura dei Pagliai, nei pressi della Rocca, uno dei luoghi dove lo scontro tra le due opposte fazioni fu più cruento.
L’architetto Fallani, nel realizzare l’ara ossario, si ispirò a due tradizioni diverse: quella egiziana per la base del monumento, costruito a forma di piramide a gradoni
destinata a contenere l’urna con le spoglie dei garibaldini; quella romana per la parte superiore dove fu posta un’ara simbolo del sacrificio.
Il Museo con l'annessa Ara-Ossario, possono essere visitati con i seguenti orari:
Dal Martedì alla Domenica(*): 10:00-12:00
LUNEDI' RIPOSO
Giorni di chiusura: dal 10 al 20 Agosto, 25 Dicembre, 1 Gennaio
(*) Per visite guidate a scuole, associazioni e gruppi solo per appuntamento, telefonando ai numeri riportati accanto.
1905-2015 | 110° Anniversario del Museo
Un anno di commemorazioni legate alla Campagna dell'Agro Romano, Prima Guerra Mondiale (1915-1918), ultimo conflitto e Giornata della Memoria.
Mostre e convegni a cura di A.N.V.R.G.
Via Della Rocca 2/4 - Mentana (RM)
Tel: 06.90.96.94.36
Fax: 06.90.62.71.94
Cell: 338.41.03.092
E-mail: museo.mentana@libero.it
Web: www.museomentana.it
Direttore: Prof. Francesco Guidotti
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Porta di San Nicola, con le sue due
linee rigorosamente dritte e la sommità ricca di merlature, è espressione della tipica architettura militare del XIII-XIV secolo.
Sorta accanto all’omonima chiesa dedicata al santo Patrono di Bari, non esistono purtroppo documenti che accertino l’inizio dei lavori, ma si ritiene che la porta sia stata eretta verso la fine
del XIV secolo perché a questo periodo risale un documento della diocesi della Sabina, datato 1343, che caratterizzava la Chiesa di San Nicola da
Bari come “fuori le mura”, ragion per cui si può ipotizzare che la porta non esistesse ancora.
L'arco, probabilmente, doveva trovarsi più in basso, ma, nel 1791, la famiglia Borghese, proprietaria del feudo, diede alla Confraternita del Santissimo Sacramento il permesso di rialzarlo in
modo che il loro stendardo potesse passarvi con facilità anche in posizione eretta.
Attraversando la porta ci si immette in via San Nicola costeggiata da due file ravvicinate di edifici risalenti al XVIII secolo tra i quali merita attenzione il Palazzetto
Santucci.
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Piazza Borghese, adiacente
all’omonimo palazzo, fu realizzata nel XVI secolo dalla famiglia Orsini, che in quel periodo erano proprietari del feudo di Mentana. Si tratta di un vero e
proprio gioiello architettonico cui vi si accede da via Crescenzio attraverso due portali, ormai spogliati della loro antica funzione. Su un lato della piazzetta,
inoltre, sorge il porticato del nuovo palazzo baronale.
Nonostante la piazza e il palazzo baronale siano attribuibili alla famiglia Orsini, entrambi sono conosciuti come Piazza e Palazzo Borghese, dal nome della famiglia ultima
proprietaria. L'aspetto attuale di entrambi deriva da un restauro effettuato sul finire degli anni ‘90. Palazzo Borghese, inoltre, ospita in una sua sala il Museo delle maschere teatrali
e dei burattini.
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Il Palazzo Crescenzio è una delle
testimonianze architettoniche più antiche di Mentana: edificato nel IX secolo d.C. dalla famiglia da cui prende il nome, probabilmente su un antico forte militare pertinente alla sede
vescovile.
Oggi è sede dell’Antiquarium e della Biblioteca Comunale, dopo aver subito una profonda opera di restauro a seguito di due crolli, il primo nel marzo del 1988
che interessò una delle due torri, il secondo due anni più tardi che interessò un’ala interna e che provocò anche la perdita definitiva di alcuni reperti archeologici.
La facciata su via Crescenzio presenta semplici prospetti a due ordini di finestre dalle mostre in travertino. Il prospetto a valle è caratterizzato da una torre rotonda facente parte
dell'originaria cinta muraria del Castello di Mentana. All'interno dell'edificio sono conservati alcuni degli stipiti originari delle porte, un camino e una splendida scala che
conduce al piano superiore, tutti in travertino.
Dalla terrazza della torre i visitatori che arrivano a Mentana potranno osservare sia uno splendido e suggestivo scorcio sul borgo medievale che una veduta panoramica sulla vallata e sulle
colline in cui ebbe luogo la storica battaglia del 1867 tra le truppe garibaldine e quelle franco-pontificie.
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Eretta nel Duecento, la Chiesa di San Nicola di Bari per lungo tempo si è fregiata del titolo di Parrocchiale.
La storia di questo edificio di culto di Mentana, inizialmente dedicato a San Sebastiano e, in tempi recenti, adibito a sala cinematografica per poi essere nuovamente consacrato, è stata ricostruita grazie alle carte vescovili.
La pianta attuale della chiesa è stata modificata da un restauro del XVIII secolo così come ricorda una lapide collocata sul muro esterno della chiesa. Oggi la chiesa mantiene i due ingressi laterali (uno da Piazza San Nicola e l’altro da Via Nomentana), ha un’unica navata, con soffitto a capriate scoperte ed una cupola absidale con piccole finestre che danno luce all’altare.
Tra i due ingressi in fondo alla chiesa si trova un’acquasantiera di marmo con piedistallo; nella prima abside di sinistra, sempre vicino all’ingresso, si trova l’affresco di San Sebastiano parzialmente ricoperto dalla più recente figura della Madonna con Bambino; nell'abside successiva vi è un altare sovrastato da una pala raffigurante un'altra Madonna con Bambino. Al centro si trova l’altare maggiore, sormontato da un grande Crocifisso di legno; sul lato destro il visitatore può ammirare un grande dipinto della Madonna del Rosario con i Santi Martiri, mentre nell'abside successiva è posto un quadro di San Giuseppe con Bambino.
Con la costruzione della chiesa della Madonna (Santa Maria della Pietà) l’edificio fu abbandonato e dopo la seconda guerra mondiale fu adibito a sala cinematografica per circa vent'anni per tornare a essere luogo di culto solo nel 1966. Accanto alla chiesa, lungo via Tre Novembre, si erge il campanile, costruito intorno al XVI secolo sopraelevando una preesistente torre medievale rotonda. Le due campane, una piccola e una più grande, portano rispettivamente le date 20 ottobre 1748 e 1 giugno 1803.
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